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Storia e Cultura

Di origini antiche, forse romane, come attestato dalla lapide del "sutor" (ciabattino) rinvenuta nelle mura del castello, Castiglione Falletto si affermò nel Medioevo come "Castrum et villa" di proprietà del Marchesato di Saluzzo.
Il piccolo paese, dominato dall'imponente fortezza quadrangolare, diventò, nei secoli, proprietà di diverse famiglie nobiliari. Vi ebbero signoria i Lomello, i Falletti (presumibilmente del ramo di Borgomale), i marchesi d'Incisa, i Ruffini di Savigliano, i Santi di Torino, i Claretti di Nizza, i Caramelli di Comaye, i Claretti Ponzone, i Lovera di Piato, i Patrizio di Scagnello, i Ruffini del Pozzo Grimaldi di Gattera, i Cerrutti di Villastellone ed i Vassallo di Dogliani che a metà Ottocento divennero proprietari unici del castello. Alla caduta del Marchesato di Saluzzo, Castiglione passò al Delfinato e poi ai Savoia con il trattato di Lione del 1601.

In campo religioso appartenne alla diocesi di Alba, fin dalle origini; nel 1511 entrò a far parte della Diocesi di Saluzzo, passò quindi ad Asti ai tempi della riforma operata da Napoleone e, nel 1817, tornò nella diocesi albese.


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